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Paolo Buro Pizzeria il folletto

Paolo Buro Pizzeria il folletto

Una passione smisurata per il proprio lavoro, persona attenta a bilanciare sempre la tradizione con l’innovazione, che sa guardare al futuro senza trascurare il bagaglio d’esperienza maturata negli ultimi 15 anni.

Ecco cos’è per noi Paolo Buro Pizzaiolo e la sua Pizzeria il Folletto. A noi ha affidato la sua immagine. Abbiamo sostituito la vecchia identità sottolineando la personalità del maestro pizzaiolo senza trascurare la storia del #folletto e sostituito i classici colori con un’immagine in bianco e nero.

 
Il social media kit utilizzato per la gestione dei social punta ad una più precisa e coerente immagine della pizzeria in tutte le pubblicazioni.
Facebook contro l’acchiappa interazioni

Facebook contro l’acchiappa interazioni

L’algoritmo di Facebook, che smista i contenuti che ogni iscritto vede, è oggetto di modifiche costanti. L’ultima in ordine di tempo ed importanza è volta a penalizzare il cosiddetto “engagement baiting“. Dopo aver scoraggiato il “link baiting” ossia i post ingannevoli usati per portare visite ad un sito, il social network ora prova a combattere i post “acchiappa-interazioni”.
Sono quelli che contengono frasi del tipo “metti mi piace se…”, “condividi se anche tu…”, “vota X se…”, “tagga un amico…”. Si tratta di pratiche molto comuni purtroppo anche tra gli amministratori di pagine aziendali italiane che, per qualche interazione in più, perdono di vista la qualità dei contenuti e l’identità del brand.

Da oggi i post “acchiappa-interazioni” scritti da profili e pagine verranno etichettati come di bassa qualità e di conseguenza la loro circolazione subirà una battuta d’arresto. Oltre ai singoli post verranno sanzionate anche le pagine che fanno largo uso di questa tipologia di contenuto. Ciò determinerà un abbassamento della loro visibilità all’interno della piattaforma.
Sotto la scure dell’algoritmo non dovrebbero ricadere i post che chiedono aiuto nei casi di persone scomparse, denaro per buone cause, consigli di viaggio. Per individuare i post “ingannevoli” Facebook ha addestrato un modello di machine learning con migliaia di post di bassa qualità, ma gli errori potranno sempre succedere.
Quindi il consiglio é di abbandonare qualsiasi pratica borderline tesa ad ottenere facili reazioni, puntando su articoli utili per il vostro pubblico di riferimento.

La morte di Facebook

La morte di Facebook

Roger McNamee, Director e Co-Founder di Elevation Partners, in un suo recente discorso ha affermato che quando si tratta di social media, Facebook (del quale è stato uno dei primi investitori) ha già vinto. Io non sono qui a dire che Roger è nel torto, ma non sono proprio sicuro che il vincitore sia Facebook. (altro…)